LE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Come
si testano le Intolleranze Alimentari
Per rilevare la presenza di un'Intolleranza
Alimentare, sono a disposizione diversi tipi
di test, nessuno attualmente riconosciuto
dalla Medicina Ufficiale.
Alcuni test vengono effettuati su un campione
di sangue. Questo metodo prevede che il plasma
sanguigno venga posto a contatto con numerosi
estratti di Alimenti (cereali, verdure, frutta,
ecc.) e, dopo un certo tempo di incubazione,
venga valutato al microscopio da un tecnico
se i Neutrofili (una categoria di Globuli
Bianchi) hanno subito delle modificazioni
in seguito al contatto con alcuni degli Alimenti
esaminati. Il limite del test, oltre all'esperienza
del tecnico, risiede nella parzialità
della risposta. Infatti, per quanto appartenenti
all'organismo preso in esame, le cellule Neutrofile
non sono l'organismo e non sono più
al suo interno.
Un'altra categoria di metodiche di valutazione
si avvale della misurazione della tensione
muscolare. Quando assumiamo, ma anche solo
quando teniamo in mano, un Alimento od una
sostanza che ci disturba, la nostra forza
muscolare diminuisce, talvolta in modo così
importante che le persone provano un senso
di spossatezza dopo averne assunto.
Il Metodo Kinesiologico testa la diminuzione
della forza in modo manuale, prendendo in
esame la muscolatura della mano (O Ring) oppure
delle braccia e/o delle gambe, mentre il test
DRIA utilizza lo stesso principio, ma le rilevazioni
sono fatte tramite un sistema computerizzato.
Questi test sono validi perché prendono
in considerazione tutto l'organismo. Il loro
limite risiede nella manualità delloperatore
per quanto riguarda il Test Kinesiologico,
e nell'estrema noiosità del test DRIA
(devono essere messe in bocca fialette con
diversi Alimenti e sostanze chimiche per un
totale di circa due ore di test).
Di altra impostazione concettuale sono i test
elettrici come l'EAV (elettro Agopuntura di
Voll) ed il Vega Test. Con appositi apparecchi
può essere misurata, lungo i meridiani
classici dell'agopuntura cinese od altri canali
studiati successivamente, una microcorrente
elettrica che attraversa la persona, ed al'uscita
permette di derivare informazione su incidenti
trovati lungo il percorso oppure sull'impatto
che producono piccole quantità di Alimenti
interposti tra la persona e l'apparecchio.
Quando deve essere sospettata un'Intolleranza
Alimentare?
Come abbiamo visto i sintomi causati dalle
Intolleranze ai diversi tipi di cibo sono
molteplic i. I più frequenti sono cefalee,
disturbi intestinali (gonfiori, stipsi o diarrea,
colite, meteorismi, ecc.), dolori premestruali,
disturbi dell'umore (depressione, irritabilità),
dolori articolari, mal di gola o bronchiti
ricorrenti e molti altri.
Il sospetto va posto quando un disturbo, anziché
comparire in modo passeggero o saltuario,
inizia a presentarsi sempre più frequentemente
fino ad interferire con la vita "normale"
della persona.
Come sempre in Biologia le variabili possono
essere molteplici, e quindi la ricerca di
eventuali Intolleranze Alimentari può
essere una delle strade da percorrere per
affrontare una problematica.
Possibili Intolleranze Alimentari vanno quindi
prese in considerazione quando, dopo aver
corretto la dieta, i problemi persistono,
e prima di intraprendere terapie farmacologiche,
che presentano sempre effetti collaterali
a breve o lungo temine.
Dalle Intolleranze si guarisce?
Dalle Intolleranze Alimentari si guarisce,
seguendo diete ad eliminazione associate eventualmente
ad un sostegno fitoterapeutico. I programmi
alimentari devono essere concordati e seguiti
da un esperto per poter valutare le modalità
più corrette e quelle che meglio si
adeguano anche alle problematiche individuali.
Eliminazioni parziali o per tempi troppo brevi
di un Alimento non portano risultati soddisfacenti,
solo tanta inutile fatica e scoraggiamento!
Fairy |